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Template:QuoteUngoliant era uno spirito malvagio che pose la proprio dimora nella regione di Avathar, durante la Prima Era, attanagliandola con le ombre più profonde e fitte che vi fossero al mondo. Ungoliant viveva in un gran burrone, e assumeva forma di ragno gigante dall'aspetto mostruoso, tessendo le sue negre tele in un crepaccio tra i monti gemelli. Succhiava tutta la luce che trovava vicino a sè,  poi la filava in oscure reti, finchè nessun'altra luce poteva penetrare nella dimora; e allora era colta da fame insaziabile.

Etimologia

Ungoliant era l'epiteto Sindarin con la quale era conosciuta e significa "Grande Demone Ragno". In Quenya era conosciuta invece coi nomi di Ungoliantë e Ungweliantë che significano "Orrido Ragno della Notte". Nel dialetto Noldorin era conosciuta col nome di Delduthling, il cui significato è uguale a quello del Quenya.

Biografia

Origine

Benchè gli Eldar ignorassero da dove essa provenisse, molto probabilmente in origine Ungoliant apparteneva alla stirpe dei Maiar ed era discesa dalla tenebra che si estende attorno Arda, quando Melkor volse per la prima volta il suo sguardo invidioso sul reame di Manwë. Fu tra i primi ad essere corrotti e sedotti al servizio di Melkor, ma Ungoliant aveva ripudiato il suo Signore, desiderando essere padrona del proprio capriccio, prendendosi tutto quello che l'abbisognava per nutrire il suo vuoto, la sua sete. Fuggì a Sud, sottrandosi agli assalti dei Valar, e in segreto e all'insaputa di tutti si insediò nella regione di Avathar. Di lì, strisciava spesso verso il Reame Beato perchè di luce aveva sete e insieme la odiava.

L'Ottenebramento di Valinor

File:Melkor-and-Ungoliant.jpg

Ungoliant e Melkor distruggono gli Alberi di Valinor

Quando Melkor, dopo la sua prima prigionia, fuggì da Valinor e giunse da Ungoliant per macchinare con lei la sua vendetta, ella era riluttante a sfidare i Signori di Aman, ma Melkor le promise che se non si fosse saziata dopo tutto quello che avrebbero fatto, egli le avrebbe donato tutto ciò che la sua brama avrebbe potuto esigere. Ungoliant accettò e tessé un mantello di tenebra intorno ad entrambi: un Buio che non poteva essere penetrato da nessun occhio, poichè era vuoto. In Valinor, Ungoliant ebbe modo di succhiare gli Alberi di Valinor e prosciugare i Pozzi di Varda, gonfiandosi fino ad assumere forma così vasta e orrenda che anche Melkor ne fu spaventato.

La ribellione a Morgoth e la fuga

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File:2409810-ungoliant ataca morgoth.jpg

Ungoliant e Melkor lottano per i Silmaril

Sottrattisi all'inseguimento dei Valar, Morgoth e Ungoliant giunsero a nord del Fiordo di Drengist e qui Ungoliant chiese che la promessa fosse mantenuta. Morgoth, volente o nolente, le consegnò le gemme e il tesoro di cui si era impadronito a Formenos, ma Ungoliant, la cui brama non era ancora sazia, volle che le fossero consegnati anche i Silmaril. Morgoth rifiutò, ma il suo potere era diminuito a causa di ciò che aveva ceduto, mentre Ungoliant era divenuta grande: fu così che il ragno si levò contro di lui e lo avvolse in una rete con l'intento di strangolarlo. Allora Morgoth diede in un terribile grido, che giunse fino alle aule crollate di Angband, dove i Balrog rimanenti lo attendevano ed essi giunsero in soccorso del loro Signore e lo liberarono. Ungoliant fuggì.

Morte

Ungoliant, scappando, giunse nel Beleriand e dimorò sotto Ered Gorgoroth, nella buia valle che in seguito fu chiamata Nan Dungortheb, cioè "Valle dell'Orrenda Morte". Qui, altre sconce creature acneiformi avevano avuto dimora fin dai tempi in cui Angband era stata scavata, ed Ungoliant si accoppiò con loro e li divorò; e anche quanto partì per dirigersi verso il dimenticato Sud del mondo, i suoi rampolli continuarono ad abitarci, tessendo le loro tele. Della sorte di Ungoliant nessuno seppe più nulla, ma si ritiene che, nella sua insaziabile fame, finì per divorare sé stessa. Anche dopo la sua morte i suoi rampolli continuarono a vivere per molto tempo, fino alla Terza Era, in cui Shelob è definita come "l'ultima figlia di Ungoliant nel tormentare il mondo infelice".


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