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"Prima di valicare le montagne, gli Hobbit erano già divisi in tre razze: i Pelopiedi, gli Sturoi ed i Paloidi"
John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani, XVI ed., 2003, p. 27

I Paloidi sono un'antica razza Hobbit, che, insieme a quella dei Pelopiedi e degli Sturoi, abitò al di là delle Montagne Nebbiose, nelle Terre Selvagge, agli albori del popolo Hobbit.

Etimologia[]

Il nome Paloidi deriva da un termine arcaico dell'Hobbitish e significa letteralmente "Pelle Pallida".

Descrizione[]

I Paloidi vengono descritti come la razza Hobbit numericamente meno numerosa rispetto alle altre specie di Hobbit e sono concentrati soprattutto nel Decumano Nord e il loro principale insediamento sono i Grandi Smíal.. Secondo la descrizione dell'autore, i Paloidi erano gli Hobbit più somiglianti agli Elfi, furono molte volte a capo del loro popolo. Sono più alti rispetto ai Pelopiedi e agli Sturoi e tendono avere capelli e pelle più chiara rispetto agli altri Hobbit. Mentre i loro simili sono portati più all'agricoltura e alla pastorizia, i Paloidi sono invece abili cacciatori e sono soliti allenarsi con l'arco. Sono gli hobbit con una più marcata attitudine militare, ma sono comunque meno chiusi rispetto ai Pelopiedi e agli Sturoi, mantenendo buoni rapporti con tutte le altre razze della Terra di Mezzo, specialmente con gli Elfi dai quali hanno assorbito l'amore per la musica e per i boschi e le foreste.

Storia[]

Come per gli altri Hobbit non si conosce molto delle loro origini, ma si suppone che siano stati loro a guidare la migrazione degli Hobbit dal nord della Valle dell'Anduin all'Eriador attraversando le Montagne Nebbiose. Dopo un periodo nel Rhudaur si stabilirono a Brea, dove rimasero per alcuni secoli. Nel 1600 TE i fratelli Marcho e Blanco guidarono il loro popolo nei territori a est del fiume Brandivino, stabilendosi in quella che in seguito sarebbe divenuta la Contea, che venne concessa loro da Re Argeleb II dell'Arthedain.

Membri conosciuti[]

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