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Questo articolo riguarda la madre di Fëanor. Per altre voci omonime, vedere Míriel (Disambigua).

"Mìriel era il nome di sua madre che era detta Serindë a causa della sua sorprendere abilità nel tessere e nel cucire; le sue mani erano infatti capaci di produrre cose belle più di chiunque tra i Noldor. L'amore tra Finwë e Mìriel era grande e lieto, essendosi iniziato nel Reame Beato nei Giorni di Felicità. Ma, mentre portava nel ventre suo figlio, Mìriel si consumò nello spirito e nel corpo; e dopo che l'ebbe dato alla luce, bramò di essere sgravata dalla fatica di vivere. E dato che gli ebbe il nome, disse a Finwë: «Mai più partorirò un figlio, che la forza che avrebbe potuto nutrire la vita di molti è tutta fluita in Fëanor»."
—Míriel a Finwë dopo la nascita di Fëanor, Il Silmarillion

Míriel, conosciuta anche come Þerindë o Serindë, fu una donna della stirpe elfica dei Noldor che visse e morì a Valinor durante gli Anni degli Alberi. Sposò Finwë, Re Supremo dei Noldor, e ad esso diede un figlio cui il padre dette il nome di Curufinwë, ma che essa chiamò Fëanáro cioè "Spirito di Fuoco" e che in seguito divenne il nome con il quale suo figlio fu conosciuto da tutti. Tale fu lo sforzo per mettere al mondo questo figlio che ella ne fu spossata e, lasciato il marito, si recò nei giardini di Lórien dove si distese a riposare ma il suo spirito abbandonò volontariamente il suo corpo raggiungendo le Aule di Mandos. Il suo corpo mortale, tuttora incorrotto, si trova ancora presso i giardini di Lorien, dove di sovente Finwë e Fëanor si recavano in visita.

Etimologia[]

Il nome Míriel è di origine Quenya e significa letteralmente "Figlia del Gioiello" dall'unione delle parole mír (gioiello) e -iel (figlia di). Gli epessë Þerindë e Serindë sono sempre di origine Quenya e significano letteralmente "Ricamatrice"; questo nome gli fu affiliato in virtù della sua grande abilità nel tessere e nei lavori manuali in generale, che superava grandemente l'abilità di tutte le donne del suo popolo.

Biografia[]

Vita a Valinor e la nascita di Fëanor[]

Míriel nacque e visse nel Regno Beato di Aman poco dopo l'arrivo degli Elfi a Valinor. Qui s'innamorò di Finwë, Re Supremo dei Noldor, e i due si sposarono con grande gioia del loro popolo. Il loro amore era grande e felice, come tutte le cose nei Giorni di Felicità. Tuttavia la gravidanza di Fëanor la privò di tutte le sue forze e la rese anche stanca della vita mortale. Una volta che il figlio nacque e gli dette il nome, ella disse al marito che non avrebbe potuto più avere figli, poiché la gestazione di Fëanor aveva assorbito tutte le sue energie. Di ciò Finwë si dispiacque molto, poiché i Noldor erano ancora un popolo giovane ed egli desiderava avere molti figli.

La morte[]

Morte di Míriel

Finwë disperato al capezzale della moglie

"Poi si recò ai giardini di Lórien e si distese per dormire; ma, benché sembrasse in preda al sonno, in effetti il suo spirito si dipartì dal corpo e in silenzio passò nelle aule di Mandos. Le ancelle di Estë si presero cura del corpo di Mìriel, che rimase intatto; essa però non fece ritorno. E Finwè visse nel dolore; e sovente si recava ai giardini di Lórien e, sedutosi sotto i salici d'argento accanto al corpo della moglie, la chiamava per nome. Ma a nulla gli serviva; e unico in tutto il Reame Beato egli era privato della gioia. E finalmente cessò di recarsi in Lórien."
—La morte di Míriel, Il Silmarillion

Dalla nascita di Fëanor ogni gioia di vivere sembrava svanita nell'animo di Míriel e si trascinava stancamente per Valinor. Finwë, preoccupato per la salute della moglie, chiese dunque consiglio a Manwë, il quale impietosito affidò la giovane alle cure di Irmo affinché la ospitasse nei giardini di Lórien nella speranza che ciò giovasse al suo spirito esausto. Triste fu la separazione tra Finwë e sua moglie, ma questi comunque credeva che si sarebbe trattato di un breve periodo e che poi la giovane sarebbe ritornata rifiorita. Tuttavia, non appena Míriel si distese per riposare tra gli alberi, il suo spirito abbandonò il suo corpo e raggiunse le Aule di Mandos. La notizia della morte dell'amatissima moglie devastò Finwë che per anni continuò a recarsi a Lorien presso il corpo di Míriel e lì rimaneva per ore chiamandola per nome; fu così che la gioia di Valinor fu per la prima volta colpita dalla morte e Finwë, unico tra i figli di Ilúvatar in quei giorni, privato per sempre della gioia. Da allora amò di un amore disperato il figlio, divenendo incapace di accorgersi dell'oscurità che regnava nel suo cuore e assecondandolo in qualsiasi cosa.

Dopo la morte[]

Alcuni secoli dopo la morte, Míriel tornò in vita e divenne una delle ancelle della Valie Vairë, moglie di Mandos, e il suo compito divenne quello di registrare su arazzi ricamati le imprese dei membri della Casa di Finwë.

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