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"Che tra la terra di Aman che a nord piegava verso est e le rive orientali di Endor (che appartiene alla Terra di Mezzo), che volgevano invece a occidente, era un angusto stretto, attraverso il quale le algide acque del Mare Accerchiante e le onde di Belegaer confluivano, e quivi erano vaste nebbie brune di freddo mortale, e le correnti marine erano irte di cozzanti colline di ghiaccio e piene dello scricchiolio di ghiacci sprofondati. Tale era lo Helcaraxë, e nessuno ancora aveva osato avventurarvisi, salvo i soli Valar e Ungoliant."
Il Silmarillion, cap, IX, "La fuga dei Noldor".

Helcaraxë, Helcaracsë o Ghiaccio Stridente era un angusto e pericoloso stretto ghiacciato all'estremo Nord di Arda, che collegava Aman con il Beleriand e la Terra di Mezzo.

Venne utilizzato da Morgoth e Ungoliant per fuggire a seguito dell'Ottenebramento di Valinor e successivamente fu anche il percorso del quale i Noldor della schiera di Fingolfin furono costretti a servirsi, dopo che Fëanor e i suoi figli rubarono le navi e li abbandonarono tra i ghiacci.

Si suppone che l'Helcaraxë abbia cessato di esistere alla fine della Prima Era, a seguito dell'inabissamento della maggior parte del Beleriand nel Grande Mare

Nomi e etimologia[]

L'etimologia del nome non è molto chiara, ma convenzionalmente il nome Helcaraxë viene fatto derivare dal Quenya e tradotto con "Zanne di Ghiaccio". Era conosciuto anche con la variante di Helcarcse, oppure coi nomi di Ghiaccio Stridente o Stretto di Ghiaccio, fu quest'ultimo nome che Bilbo utilizzò nella sua poesia dedicata a Eärendil.

Descrizione[]

Helcaraxe by The Encyclopedia of Arda

Mappa che indica la posizione dell'Helcaraxë, The Encyclopedia of Arda.

L'Helcaraxë si trova nel nord di Arda alla confluenza del freddo Ekkaia, il Mare Accerchiante, e Belegaer, il Grande Mare che separa il continente di Aman dalla Terra di Mezzo.

A causa delle rigide temperature, lo stretto è ricoperto da una distesa di ghiaccio scricchiolante perenne, su cui è sempre calata una densa nebbia dovuta alla confluenza delle diverse correnti del mare. Tale coltre di ghiaccio è abbastanza spessa da permettere di attraversare a piedi il braccio di mare che separa l'Araman dal Beleriand, tuttavia non si tratta di un viaggio privo di rischi, in quanto non esistono animali in grado di sopportare le rigide condizioni, mentre il percorso è insidioso, con voragini che si aprono all'improvviso sotto i piedi, oppure crepacci dove gli spuntoni di ghiaccio sono affilati come rasoi.

Storia[]

Il primo transito noto dell'Helcaraxë fu quello compiuto da Melkor e Ungoliant, durante la loro fuga dai Valar, in seguito alla distruzione dei Due Alberi e l'Ottenebramento di Valinor.

Fingolfin Leads the Host Across the Helcaraxë by Ted Nasmith

Fingolfin guida la sua schiera tra i ghiacci, Ted Nasmith.

Il secondo transito noto fu quello dei Noldor. Dopo il Fratricidio di Alqualondë essi giunsero infatti nel nord di Arda e qui si fermarono di fronte ai primi denti di ghiaccio che galleggiavano nel mare.

"Ma cominciavano a soffrire assai per il freddo e per le brume spesse che nessun raggio di stella riusciva a penetrare; e molti si pentirono di essersi messi in cammino, e presero a mormorare, in specie coloro che seguivano Fingolfin, maledicendo Fëanor e decretandolo la causa di tutti i mali degli Eldar."
Il Silmarillion, cap, IX, "La fuga dei Noldor".

Cominciando a soffrire per il freddo, parte dei Noldor presero a sparlare di Fëanor e a maledirlo essendo stato la causa di tutti i loro mali. Fëanor, al corrente di tutto ciò, avendo ritenuto l'Helcaraxë intransitabile e le navi troppo poche per trasportare tutta la schiera, s'impadronì con i suoi figli delle navi e abbandonò al loro destino coloro che non erano a lui legati. Dopo questo tradimento, Fingolfin e la sua schiera proseguirono il loro viaggio verso la Terra di Mezzo inoltrandosi coraggiosamente nella distesa ghiacciata.

"Il fuoco dei loro cuori era ancora giovane e, guidati da Fingolfin e dai suoi figli, nonché da Finrod e da Galadriel, osarono avventurarsi nel più crudo Nord; e, non trovando altre risorse, alla fine affrontarono i terrori dell'Helcaraxë e le crudeli colline di ghiaccio. Ben poche delle gesta compiute in seguito dai Noldor sorpassarono in ardire e in durezza quel disperato passaggio."
Il Silmarillion, cap, IX, "La fuga dei Noldor".

Durante la traversata dovettero sopportare grandi avversità, dato il freddo mortale, la mancanza di risorse e la pericolosità dei ghiacci. Molti perirono e tra questi vi fu Elenwë, moglie di Turgon, la quale cadde in acqua lungo il percorso. L'Helcaraxë diminuì notevolmente il seguito originale di Fingolfin finché non giunsero finalmente nella Terra di Mezzo al tempo del primo sorgere della Luna, trainata da Tilion.

L'Helcaraxë cessò di esistere dopo la Guerra d'Ira alla fine della Prima Era.

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