Finduilas, conosciuta anche come Faelivrin o Failivrin, fu una principessa della stirpe dei Noldor appartenente alla Casa di Finarfin che visse durante la Prima Era nella Terra di Mezzo. Era figlia di Orodreth, signore del Nargothrond, e di una dama di stirpe Sindar, oltre ad essere sorella di Gil-galad.
Fu promessa sposa di Gwindor per poi innamorarsi non ricambiata di Turin Turambar. Morì nel 495 PE, uccisa dagli Orchi a seguito del Saccheggio del Nargothrond.
Etimologia[]
Finduilas è un nome di origine mista Quenya e Sindarin che significherebbe "Capelli delle foglie primaverili", ma non è molto chiaro. Da Gwindor essa era chiamata con il nome di Faelivrin o Failivrin che significa letteralmente "Raggio di sole nelle Pozze di Ivrin".
Biografia[]
Origini e vita nel Nargothrond[]
Finduilas nacque a Valinor nel AA 1483 da Orodreth e da sua moglie, una nobile Noldor dal nome ignoto. In altre versioni sua madre sarebbe una Sindar. Fu la più giovane elfa di cui si faccia menzione a sopravvivere all'attraversamento dello Helcaraxë.[1] Visse per diversi anni nella fortezza del Nargothrond sotto il regno di Re Finrod Felagund, assieme ai familiari. Fu promessa sposa del nobile Gwindor, il quale la soprannominò Faelivrin, ma questi venne catturato nella battaglia della Nirnaeth Arnoediad nel 472 PE.
L'incontro con Turin[]
Finduilas e Turin nel Nargothrond, Elena Kukanova [2].
Nel 490 PE Gwindor ritornò nel Nargothrond portando con sé Turin: qui l'eroe venne accolto con grandi festeggiamenti e il padre di Gwindor gli donò addirittura una preziosa coppa forgiata a Valinor per ringraziarlo. Turin tuttavia non volle che la sua identità fosse resa nota, presentandosi come Agarwaen figlio di Umarth (l'Insanguinato figlio di Malasorte).
Nonostante l'affetto che provava per Gwindor, la fanciulla elfica finì per innamorarsi di Turin il quale tuttavia non si accorse dei suoi sentimenti, rivedendo in Finduilas sua sorella Lalaith. Gwindor tuttavia si accorse dell'infatuazione della Principessa per il suo bene cercò di dissuaderla dal suo innamoramento dicendole che un'oscura maledizione gravava sul destino dell'uomo e rivelandole la vera identità di Turin. Tuttavia Finduilas non desistette e continuò ad amare l'eroe.
Il sacco del Nargothrond e la morte[]
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Per approfondire, vedi la voce Sacco del Nargothrond. |
Nel 495 PE Turin e Orodreth guidarono l'esercito del Nargothrond in una spedizione a nord, ma vennero accerchiati e sconfitti dall'esercito di Glaurung nella sanguinosa Battaglia di Tumhalad. A stento Turin salvò Gwindor ferito dal campo di battaglia, ma l'amico era ormai morente e con le ultime forze pregò Turin di raccogliere i superstiti dell'armata di Orodreth e accorrere al Nargothrond per salvare Finduilas, predicendo che dal salvataggio della Principessa dipendeva il suo destino, dopodiché spirò tra le braccia dell'uomo.
Turin, paralizzato da Glaurung, assiste impotente al rapimento di Finduilas in un'illustrazione di Denis Gordeev
Preoccupato dalle parole di Gwindor, Turin radunò tutti i superstiti che potè trovare per accorrere verso il Nargothrond, ma mentre faceva ciò le forze di Morgoth guidate da Glaurung assalirono la fortezza e, favorite dal ponte fatto costruire dallo stesso Turin, riuscirono a vincere la resistenza dei pochi guerrieri rimasti. Pochi riuscirono a fuggire da porte e tunnel secondari, mentre molti degli abitanti del Nargothrond vennero fatti prigionieri, tra cui la stessa Finduilas. Turin e i suoi guerrieri giunsero ormai a saccheggio compiuto e, presi dalla disperazione, si lanciarono contro i nemici nella speranza di liberare almeno i prigionieri.
Tuttavia l'apparire di Glaurung gettò il terrore nel cuore dei guerrieri del Nargothrond i quali si dettero alla fuga, ma Turin gli si lanciò contro cadendo però sotto il flusso ipnotico del drago che lo paralizzò, costringendolo ad assistere impotente al saccheggio della reggia e al ratto dei prigionieri nonostante le urla disperate di Finduilas che lo implorava di salvarli. Glaurung tenne immobilizzato l'eroe finché ormai la colonna di prigionieri non fu lontano dalla vista poi, per impedire che Turin si lanciasse al loro inseguimento, evocò nella mente dell'uomo delle visioni della madre e della sorella sofferenti nel Dor-lómin, convincendolo ad abbandonare i prigionieri al loro destino per recarsi a nord.
Finduilas e gli altri prigionieri cominciarono una lunga estenuante marcia verso Angband, poiché Morgoth era sempre felice di poter prendere prigionieri dei Noldor, così da utilizzarli come schiavi nelle sue immense fucine e miniere. Mentre si avvicinavano al Brethil la colonna fu avvistata dalle sentinelle degli Haladin, i quali radunarono una compagnia di valorosi per attaccare gli orchi e cercare di liberare i prigionieri. Gli Uomini del Brethil attaccarono la colonna presso i Guadi del Teiglin ma gli Orchi, accortisi di essere prossimi alla sconfitta, cominciarono ad uccidere i prigionieri tra i quali Finduilas, che venne inchiodata ad un albero con una lancia; sembra che le ultime parole, rivolte agli Haladin, siano state "Dov'è Turin?".
Túrin svenuto sul tumulo di Finduilas viene soccorso da Dorlas, Denis Gordeev.
Gli Haladin non poterono fare altro che seppellire pietosamente i morti e la principessa elfica venne inumata in un tumulo divenuto poi noto come Haud-en-Helleth, Tumulo della Fanciulla Elfica. Poco tempo dopo Turin, di ritorno dal nord, giunse nello stesso luogo dove era avvenuto lo scontro e quando apprese da Dorlas della morte di Finduilas si fece accompagnare sul suo tumulo dove svenne dal dolore e dalla disperazione.
Note[]
- ↑ The Nature of Middle-Earth, Part One: Time and Ageing, X