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"Presso il lago di Cuiviénen, illuminato appena dalle stelle, il cui nome significa Acqua del Risveglio, essi si riscossero dal sonno di Ilùvatar; e mentre se ne stavano ancora silenziosi sulla riva, i loro occhi scorsero per prima cosa le stelle del cielo. Per ciò essi hanno sempre amato il lume delle stelle, adorando Varda Elentári più di tutti i Valar."
Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattvità di Melkor"

Cuiviénen indica la zona, e più precisamente indica il lago, sulle cui rive gli Elfi si risvegliarono nel 1050 Anni degli Alberi. Un tempo era il più grande lago di Arda, una sorta di mare interno sulla Terra di Mezzo, ma a seguito della Guerra d'Ira si prosciugò e rimasero solo il Mare di Rhûn e il Mare di Núrnen.

Etimologia[]

Il nome Cuiviénen deriva dal Quenya cuiviër, cioè "risveglio", e nen, cioè "acqua", e significa dunque "Acqua del Risveglio".

Descrizione[]

Location of Cuiviénen

La posizione di Cuiviénen.

Si dice che in realtà il lago Cuiviénen non fosse altro che un piccolo golfo nel Mare interno dello Helcar, all'estremo Est della Terra di Mezzo, proprio sotto le pendici dei monti Orocarni, formatosi dopo la caduta della Lampada Illuin.

Dopo la Prima Era e la Guerra d'Ira, il Mare di Helcar (e con esso Cuiviénen) si prosciugò, lasciando solo il Mare di Núrnen e il Mare di Rhûn, inducendo il proverbio Elfico "e a Cuiviénen non c'è più ritorno"; un riferimento sia alla geografia, sia un metafora per le divisioni avvenute tra gli Elfi. Benchè non sia mai stato confermato, esiste la possibilità che il Mare di Helcar e Cuiviénen ancora sopravvivano, seppur in una forma troncata.

Storia[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Risveglio degli Elfi.

Nel AA 1050, ebbe luogo a Cuiviénen il Risveglio degli Elfi. Gli Efli risiedettero sulle rive del lago per molto tempo sotto la luce delle stelle ed erano contenti. Qui gli Elfi erano divisi in tre gruppi: i Minyar ( i "Primi" in Quenya, seguaci di Imin) , i Tatyar (i "Secondi", al seguito di Tata) e i Nelyar (i "Terzi", al seguito di Enel). Essi impararono e svilupparono le abilità di sopravvivenza, cultura e linguaggio, chiamando loro stessi "Quendi", "Coloro che parlano voci".

Sfortunatamente, Melkor scoprì prima degli altri Valar del Risveglio degli Elfi. Molto Elfi lo temettero e furono costretti a nascondersi, e coloro che rimasero indietro o sopraffatti dalla paura furono uccisi o catturati. In seguito, anni dopo, Oromë scoprì Cuiviénen durante i suoi viaggi attraverso la Terra di Mezzo. La prima separazione degli Elfi avvenne quando gli Eldar partirono da Cuiviénen verso Valinor, lasciando dietro di sè gli Avari, che si rifiutarono di partire, e coloro che ritornarono a Cuiviénen dopo aver cambiato idea durante il viaggio.

Non è noto per quanto tempo le tribù degli Avari rimasero a Cuiviénen durante la Prima Era, ma vi vivevano ancora quando gli Uomini si risvegliarono dopo la creazione del Sole nella vicina terra di Hildórien, e gli elfi che vi risiedevano strinsero amicizia con i primi Uomini e apparentemente insegnarono loro le tecniche basilari di sopravvivenza.

Altre menzioni[]

Nel suo tentativo di convincere i Noldor ad unirsi a lui nell'inseguimento di Melkor nella Terra di Mezzo, Fëanor parlò delle "dolci acque" di Cuiviénen che avevano abbandonato invano per raggiungere Aman.

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