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Il Cirith Ninniach era un lungo passo montano che collegava la regione dell'Hithlum e il Fiordo di Drengist nel Beleriand nord-occidentale. Per facilitare il passaggio Turgon, quando ancora regnava nel Nevrast, vi fece costruire la Porta dei Noldor, utilizzata da Tuor per lasciare l'Hithlum e raggiungere Vinyamar. Come la maggior parte del Beleriand, anche questo luogo fu sommerso dal Mare a seguito degli sconvolgimenti della Guerra d'Ira.

Nomi e etimologia[]

Cirith Ninniach è un nome Sindarin che significa letteralmente Passo dell'Arcobaleno. In Noldorin era detto, con significato equivalente, Cirith Helvin. In Quenya veniva chiamato Kiris Iluqingatelda ovvero Gola dal Tetto d'Arcobaleno il cui equivalente Noldorin era Cris Ilbranteloth. Questo luogo era anche conosciuto con il nome Quenya di Falqalaure ovvero Fenditura Dorata, il cui equivalente Noldorin è Glorfalc[1].

Descrizione[]

Gate of the Noldor by Karen Wynn Fonstad

Mappa che mostra la struttura del Cirith Ninniach, Karen Wynn Fonstad.

Stando alla descrizione ricavabile nell'Atlante della Terra di Mezzo, il passo era lungo circa una cinquantina di chilometri dal suo imbocco presso le rive del Grande Mare fino alla Porta dei Noldor. Era collocato tra le montagne che speravano l'Hithlum dal Dor-lómin, ed era utilizzato principalmente come collegamento tra l'Hithlum e il Fiordo di Drengist. Vi si accedeva attraverso Annon-in-Gelydh, una caverna nella quale scorreva un torrente sotterraneo alimentato da molti altri corsi d'acqua minori che scendevano dalle montagne. Dopo numerosi e bui cunicoli in mezzo alla montagna, sbucava in una gola molto profonda, stretta tra pareti talmente ripide da non poter essere scalate. In mezzo ad essa scorreva il suddetto torrente scendendo rapido verso ovest in numerose cascate presso le quali si formavano spesso arcobaleni e per questo era detta Passo dell'Arcobalenao o Gola dal Tetto d'Arcobaleno. Il nome Fenditura Dorata deriva invece dal fatto che la luce del sole, al tramonto, ne illuminava le lisce pareti con una luce dorata. Il fiume era ricco di pesci dorati, argentati e azzurri dalle molte forme. Procedendo verso occidente, la gola si allargava e si abbassava gradualmente, le sue pareti divenivano più aspre e l'acqua del fiume scorreva spumeggiando sempre più tra grandi massi. Nell'ultimo tratto vi erano isolette rocciose in mezzo al fiume e e grandi massi circondati da sabbia bianca e le pareti potevano essere scalate pur con una certa difficoltà. Presso la foce le pareti si innalzavano formando alte scogliere e la gola si stringeva nuovamente. Qui il mare, durante l'alta marea, risaliva rumoreggiando il corso del fiume[2].

Storia[]

Il passo si formò probabilmente durante i grandi sconvolgimenti causati durante lo scontro tra Melkor e i Valar nella Guerra delle Potenze. In seguito i Noldor, quando ritornarono nel Beleriand, utilizzarono il Cirith Ninniach per entrare nella regione dell'Hithlum. Quando Turgon viveva nel Nevrast fece costruire la Porta dei Noldor per facilitare il passaggio, ma quando il Re e il suo popolo si trasferirono a Gondolin questo luogo venne abbandonato e dimenticato perfino dalla maggior parte dei Noldor. In seguito Tuor, durante il suo avventuroso viaggio per raggiungere il Nevrast, si fermò a lungo presso il passo e bevve dalle acque del fiume.

Note[]

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