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La battaglia di Amon Hen fu un piccolo scontro combattuto nei pressi di Amon Hen durante la Guerra dell'Anello, e che vide coinvolti la Compagnia dell'Anello e gli Uruk-Hai, i quali erano stati inviati da Saruman per catturare gli Hobbit e recuperare l'Unico Anello che lo stregone sapeva essere nelle mani di uno di essi, pur non sapendo esattamente quale.

Questo scontro, nonostante le ridotte dimensioni, ebbe un impatto particolarmente significativo per gli eventi successivi: infatti in questa schermaglia morì Boromir II di Gondor, e vi fu anche la separazione dei membri della Compagnia, in quanto Aragorn, Legolas e Gimli furono costretti ad inseguire il piccolo drappello di Uruk-Hai e Orchi sino a Rohan per salvare Pipino e Merry dalle loro grinfie, mentre Frodo e Sam attraversarono l'Anduin e proseguirono da soli verso Mordor, seguiti a breve distanza da Gollum.

Antefatti[]

Dopo aver lasciato Lòrien, la Compagnia discese il fiume Anduin con l'intenzione di raggiungere le cascate di Rauros e da lì decidere cosa fare. Durante il tragitto intravidero Gollum, che seguiva le barche aggrappato ad un tronco, e presso il Sarn Gebir rischiarono di cadere in un'imboscata di orchi di Mordor capitanati da uno dei Nazgûl, la cui bestia alata fu abbattuta da Legolas. Quesi episodi preoccuparono altamente Aragorn e una volta giunti presso le Cascate del Rauros tenne Consiglio con gli altri membri della Compagnia sul da farsi: tutti erano convinti che la missione dovesse andare avanti, tranne Boromir secondo il quale l'Anello sarebbe stato più utile a Minas Tirith.

Alla fine Aragorn disse che la decisione doveva essere presa dal Portatore; Frodo chiese un po' tempo per pensarci e si allontanò dal campo per riflettere. La Compagnia era però anche preoccupata perché sapeva che gli orchi gli stavano seguendo. Ciò che gli altri non videro era che Boromir aveva seguito l'hobbit, probabilmente con l'intenzione di convincerlo a venire a Minas Tirith con lui ma ad un certo punto l'uomo di Gondor cercò di strappare con la forza l'Anello a Frodo. Spaventato, l'hobbit fuggì infilandosi l'Anello e prendendo la decisione definitiva di partire da solo alla volta di Mordor. Boromir, rinsavito, resosi conto delle sue azioni chiamò disperatamente Frodo, ma questi era ormai lontano e non sentì le sue invocazioni.

Distrutto, Boromir ritornò al campo dove nel frattempo gli altri membri della Compagnia stavano cominciando a preoccuparsi della lunga assenza di Frodo. Aragorn capì che qualcosa non andava e ordinò a Boromir di spiegare la sua assenza e dove fosse il Portatore. Il Capitano di Gondor per la vergogna non riuscì quasi a parlare e non riuscì a dire altro che Frodo se n'era andato. Ciò provocò una grande preoccupazione tra gli altri membri della Compagnia che, senza aspettare gli ordini di Aragorn, si lanciarono nella foresta chiamando Frodo a gran voce.

Lo scontro[]

Ultime parole di Boromir, by CG-Warrior

Aragorn ascolta le ultime parole di Boromir ormai morente

I primi a venire in contatto con gli orchi furono Merry e Pipino: i due compagni, cercando disperatamente Frodo, caddero proprio tra le braccia di una numerosa truppa di orchi che era in agguato a poca distanza dall'accampamento. Siccome gli ordini erano di prendere vivi i Mezzuomini, gli orchi tentarono di catturarli ma Merry e Pipino risposero sguainando le loro piccole spade e amputando diverse mani e braccia. Tuttavia sarebbero stati ben presto sopraffatti se Boromir non fosse giunto tempestivamente a soccorrerli e a portarli via.

Nel frattempo anche Gimli e Legolas si trovarono ad affrontare numerosi orchi e non poterono riunirsi per soccorrere Boromir, mentre Aragorn era lontano dagli scontri perché sulla collina a cercare Frodo. Mentre i combattimenti infuriavano, Sam ebbe l'intuizione di tornare alle barche e trovò Frodo che cercava di attraversare il fiume su una di esse e, dopo essere quasi annegato cercando di raggiungere la barca a nuoto, partì con lui verso est. Nel momento in cui Sam e Frodo partivano, Boromir e gli altri due hobbit furono attaccati e circondati dalla truppa degli Uruk-hai di Saruman che si lanciarono all'attacco.

Il Capitano di Gondor uccise diversi nemici ma, capendo che ne sarebbe stato sopraffatto, suonò il suo corno per chiamare soccorso. Inizialmente sbigottiti dai suoni, gli orchi indietreggiarono, ma vedendo che nessuno arrivava, attaccarono ancora con più ferocia il giovane. Aragorn sentì il corno e corse ad aiutare Boromir ma giunse troppo tardi: colpito da diverse frecce e con la spada rotta, Boromir si accasciò ad un albero mentre Merry e Pipino erano stati disarmati e portati via. Aragorn, Legolas e Gimli, giunsero solo a fatto compiuto ed ebbero appena il tempo di raccogliere le ultime parole di Boromir.

Conseguenze[]

Merry e Pipino vennero dunque rapiti e portati verso Isengard dagli Uruk-hai di Saruman, mentre Frodo e Sam, attraversato l'Anduin, intrapresero il proprio viaggio solitario verso Mordor.

Rimanevano dunque Aragorn, Legolas e Gimli indecisi sul da farsi; dopo aver affidato le spoglie mortali di Boromir al fiume, Aragorn chiese ai suoi compagni se volessero seguire Frodo, oppure preferissero inseguire gli Uruk e liberare Merry e Pipino.

L'elfo e il nano dissero che si rimettevano alla sua decisione, e Aragorn scelse di dare la caccia agli Uruk, considerando che il pericolo nel quale si trovavano Merry e Pipino era più incombente rispetto alla situazione di Frodo e Sam. Cominciò così la corsa dei tre cacciatori che condurrà Aragorn e i suoi compagni a Rohan e darà agli eventi una piega totalmente inaspettata.

Adattamenti[]

Il Signore degli Anelli (1978)[]

Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello (2001)[]

  • Nel film il capitano degli Uruk-Hai è Lurtz. Tuttavia egli è un'invenzione della versione cinematografica del libro di Tolkien, dove il vero capitano è sin dal principio Ugluk (che nel lungometraggio prenderà il posto del comandante deceduto).
  • Nel film la battaglia avviene sul finire del primo film della trilogia, tuttavia nel libro essa si svolge all'inizio de "Le due Torri"; infatti Boromir morirà nel secondo romanzo, circondato da almeno venti cadaveri nemici e con parecchie frecce in corpo, di cui, però, non si conosce il responsabile.
  • Nel film un Uruk-Hai sta per uccidere Merry e Pipino con un colpo d'ascia e solo il tempestivo arrivo di Boromir, che riesce a fermare la mano dell'assalitore, scampa i due Hobbit dalla morte. Ciò è strano sia perché l'ordine era tassativamente di riportare i Mezzuomini vivi e incolumi, sia perché gli Uruk-Hai non usano asce da guerra, in particolare a due mani (fatta eccezione, però, per i berserker i quali, tuttavia, utilizzano un'arma che, nonostante sia a due mani, è molto differente da quella sopraccitata e anche il loro aspetto muta da quello di un semplice Uruk-Hai come quello descritto sopra), che sono più armi da Orchi; infatti è l'unico caso nei tre film in cui un Uruk-Hai di Isengard viene rappresentato con tale arma.
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