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La Battaglia del Fiume Gwathló, fu una sanguinosa battaglia combattuta durante la Seconda Era alla fine della Guerra tra Sauron e gli Elfi. Lo scontro, che vide gli Elfi del Lindon coalizzati con i Dúnedain di Númenor, segnò la sconfitta dell'Oscuro Signore che fu costretto a fuggire a Mordor, dove rimase in attesa per i 1,200 anni successivi.

Antefatti

Dopo che gli Elfi dell'Eregion, accortisi della vera identità di Annatar, nascosero gli Anelli del Potere Sauron, furibondo, scatenò le sue armate di orchi e Uomini Neri per distruggere gli Elfi e impadronirsi degli Anelli. L'esercito dell'Oscuro Signore investì l'Eregion con una violenza inaudita e lo stesso Celebrimbor vi trovò la morte, venendo impalato davanti alla sua dimora. Gil-galad, disperato, fu costretto a ritirarsi sul fiume Lhûn per cercare di resistere, ma sapeva quanto precaria fosse la sua situazione; inviò dunque a Númenor un'urgente richiesta di rinforzi per arrestare l'avanzata di Sauron, che minacciava di conquistare tutto il nord. A quell'epoca in Ovesturia regnava la regina Tar-Telperiën che tuttavia negò il proprio sostegno, dicendo che i Dúnedain non dovevano interessarsi della Terra di Mezzo. Di diversa opinione era suo nipote Minastir che, grande amico di Gil-galad, riuscì a convincere la zia ad inviare una grande armata (oltre 160,000 soldati) al porto di Lond Daer Enedh sotto il comando del Gran Capitano Cyriatur.

La Battaglia

L'arrivo dei Dúnedain rovesciò immediatamente i rapporti di forza: Gil-Galad lasciò dunque una grande offensiva presso i Guadi del Sarn (sul fiume Baranduin) infliggendo una secca sconfitta alle forze di Sauron. L'Oscuro Signore, sorpreso dall'inaspettata resistenza degli Elfi, si ritirò dunque a sud presso Tharbad con l'intento di riunirsi al resto delle sue armate; tuttavia ciò che non aveva previsto era l'arrivo di Cyriatur con la sua flotta che sbarcato presso Lond Daer aveva cominciato a risalire il fiume Gwathló con il suo esercito mettendo in fuga le armate nemiche. Sauron si trovò dunque stretto a nord dai Noldor guidati da Gil-galad, da sud dai Dúnedain e da nord-est dai Nani di Moria e dai superstiti dell'Eregion che si erano rifugiati a Imladris. Nonostante l'evidente svantaggio Sauron accettò comunque lo scontro e le sue armate ne vennero disfatte. L'Oscuro Signore iniziò dunque una lunga ritirata verso est attraversando l'Isen, ma venne raggiunto e nuovamente sconfitto nei Calenardhon venendo costretto a riparare a Mordor con poche decine di servitori.

Conseguenze

Con la sconfitta di Sauron l'Eriador fu definitivamente liberato dalla sua influenza e Celebrimbor vendicato. I Dúnedain si guadagnarono l'amicizia dei Popoli della Terra di Mezzo e cominciarono a stabilire sempre più colonie sulle coste della Terra di Mezzo. Tuttavia nessuno dei 17 anelli del potere rubati da Sauron fu recuperato e da quel giorno in poi esso provò un odio profondo nei confronti dei Numenoreani che avevano causato la sua rovina.

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