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Questo articolo riguarda l'evento della Guerra delle Stirpi. Per altre voci omonime, vedere Battaglia di Osgiliath (Disambigua).

L'Assedio di Osgiliath fu una dura battaglia combattuta durante la Guerra delle Stirpi tra i sostenitori di Eldacar e quelli di Castamir l'Usurpatore . L'assedio durò per cinque anni, dal 1432 al 1437 TE e la battaglia fu molto sanguinosa: Ornendil, figlio di Eldacar, fu giustiziato da Castamir davanti alle mura della città, mentre il Grande Palantír custodito nella città andò perduto a seguito dell'incendio della Rond Giliath. Alla fine Eldacar fu costretto ad evacuare la città e a fuggire a nord nel Rhovanion, lasciando il cugino Castamir padrone del campo.

Antefatti[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Guerra delle Stirpi.

Nel 1432 TE Castamir, cugino di Re Eldacar, guidò una rivolta dei Dúnedain conservatori contro il Re per spodestarlo e incoronarsi al suo posto. Il motivo ufficiale della rivolta era che essendo Eldacar frutto di un unione mista tra un membro della Linea di Anárion e una donna della stirpe degli Uomini del Nord, la purezza della Linea dei Re era stata compromessa. Dopo una serie di scontri Castamir riuscì ad ottenere alcune decisive vittorie che costrinsero Eldacar a rifugiarsi a Osgiliath.

Forze in campo[]

Forze lealiste di Eldacar[]

Non si conosce l'esatta entità delle forze di Eldacar tuttavia, considerata la grandezza della città di Osgiliath all'epoca e la durata dell'assedio, è lecito supporre che il Re di Gondor disponesse almeno di 20-30mila guerrieri, in grado di tenere le grandi mura della capitale in un assedio durato cinque anni; tra i componenti del suo esercito vi erano sia Dúnedain di Gondor che avevano scelto di rimanere fedeli al proprio legittimo sovrano, sia Uomini del Nord coi quali Eldacar poteva vantare una parentela attraverso sua madre Vidumavi.

Forze ribelli di Castamir[]

Come per i difensori di Osgiliath, nemmeno per le forze di Castamir si ha una stima precisa dell'entità dei guerrieri che lo componevano, comunque è intuibile che fossero superiori di numero (almeno il doppio degli assediati). Castamir era sostenuto principalmente dai Dúnedain che vivevano nei feudi meridionali e nella Baia di Umbar, oltre ad avere il completo appoggio della Flotta di Gondor.

La battaglia[]

Dopo aver respinto le forze realiste dal sud di Gondor le forze di Castamir circondarono la città e la posero sotto assedio. Per cinque anni le truppe dell'usurpatore circondarono la città lanciando continui assalti alle mura cercando di sfondare le difese di Osgiliath, tuttavia le truppe di Eldacar respinsero i nemici e condussero anche delle sortite. Tuttavia la città subì danni pesantissimi e la stessa Rond Giliath venne danneggiata, e il Grande Palantír andò perduto.

Inoltre il Principe Ornendil, figlio di Eldacar venne catturato dalle forze fedeli a Castamir durante una delle sortite fuori dalla città; sebbene glielo avessero sconsigliato, l'usurpatore decise di giustiziare il Principe davanti alle mura per fiaccare la resistenza di Eldacar. Alla fine il Re, rendendosi conto di non poter più resistere, decise di lasciare la città per dirigersi a nord nel Rhovanion, dove radunare nuove forze per riconquistare il suo regno. Così le truppe dell'usurpatore entrarono in città e la misero a sacco.

Conseguenze[]

Con la conquista di Osgiliath cominciò il decennale regno di Castamir il quale tuttavia, pur mantenendo ufficialmente la capitale a Osgiliath, de facto risiedette solamente a Pelargir che divenne la capitale non ufficiale del regno di Gondor.

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